31 dicembre 2015

Auguri!

Auguro a tutti i miei lettori, e a chiunque passerà di qui, anche per caso, di passare un felice 2016, ricco di emozioni, buone novità e desideri avverati. Possano i vostri sogni diventare realtà, io continuerò a cacciare i miei. Auguri dal più profondo del mio cuore, al prossimo anno!!!

26 dicembre 2015

Hobby, passioni e vacanze troppo brevi

Un lato negativo dell'andare a scuola (ovvero, uno dei molti) è quello che il tempo a tua disposizione per coltivare le tue passioni è scarso, per non dire pressoché nullo. Perciò ripieghiamo sempre sulle vacanze, quelle poche che riusciamo ad avere, per dedicare più tempo possibile a ciò che amiamo fare, nel mio caso, leggere, scrivere e disegnare. Ora, io personalmente sono una di quelli che appena ha l'ispirazione prende carta e penna e butta giù tutto ciò che ha in testa, apparentemente non sembrerebbe un problema, se non si conta il fatto che mi sono ritrovata con ben 4 storie/romanzi già iniziati a scrivere, altrettanti brain storming di temi per altri ancora e idee che mi rifiuto di scrivere perché tutto ciò sopra elencato mi sembra più che abbastanza. Cosa ancora più interessante è il fatto che scrittura e disegno siano collegati. Come? Direte voi. Beh, la gran parte delle mie idee per le storie partono da disegni che ho fatto. E, colpo di scena, la mia ispirazione per i disegni deriva direttamente dai libri che leggo e dalla musica che ascolto. In pratica, se non volessi ispirazione, dovrei evitare libri e musica. Mi risparmierei certo un sacco di grattacapi, poiché tendo a dare sfogo alle mie idee durante le lezioni, facendo così calare la mia media scolastica, ma purtroppo i guai non sono finiti, eh no, chi come me soffre di creatività impazzita saprà certo che non basta evitare gli stimoli per evitare anche le idee, perché arriveremo al punto che il nostro cervello sarà così disperato da considerare fonte di ispirazione anche un sasso. Perciò considero le vacanze manna dal cielo, almeno posso cercare di dare fondo alla mia creatività, così da potermi poi concentrare di più sullo studio. Ma poi mi viene da ridere al pensiero che questo sfogo mi permette di respirare per un massimo di due settimane, e che superate quelle mi ritrovo punto e a capo. Perciò in realtà risolvo ben poco, ma questo infondo sembra essere il massimo che posso fare. Nonostante tutti i problemi che mi procura, la mia creatività è in realtà ciò che mi impedisce di impazzire, il fatto di poter vivere anche attraverso i miei stessi personaggi mi aiuta a capire meglio quelli che sono i miei bisogni e i miei desideri, questo perché, anche senza volerlo, i personaggi che creo rispecchiano almeno una parte del mio carattere, mischiata ad una parte del carattere che vorrei avere, e tutto ciò è quasi meglio di una seduta da uno psicologo, soprattutto quando scopri di avere inclinazioni piuttosto particolari di cui non ti eri mai accorto prima, io ho addirittura scoperto di essere tendenzialmente sadica, non sono contenta se i miei personaggi non provano almeno una volta un dolore fisico e/o morale molto intenso.  Tutte le cose in fondo hanno i suoi pro ed i suoi contro, e per esperienza personale mi sento di affermare che vale sempre la pena correre il rischio, come dice la mia psicologa: "nella peggiore delle ipotesi sbatti contro un muro, ma tanto poi basta rialzarsi e riprovare, e se non ce la fai da sola ti posso aiutare io, come potrebbero anche gli altri che ti stanno attorno". Non prendetelo come un incentivo per iniziare della psicoanalisi, penso comunque che il messaggio sia arrivato, perciò, in sostanza, si ritorna ad una frase detta e ridetta ma mai compresa a pieno,  non tutti i mali vengono per nuocere, a cui mi sentirei di aggiungere: basta saperli sfruttare a proprio vantaggio. E con questo spunto di riflessione, vi lascio, alla prossima!