20 marzo 2016

Il competitivo mondo della danza

Reduce da un'intensa giornata all'insegna dell'hip-hop, mi trovo qui, distesa su un letto a pensare a quanto competitivo sia in realtà lo sport che ormai è diventato il centro attorno a cui ruota la mia vita. Sono 6 anni che pratico hip-hop,  13 che sono entrata nel mondo della danza moderna e me ne sono innamorata, e mai, giuro mai,  mi sono accorta di quanta competizione e invidia ci sia in questo mondo a parte. Da quando mi hanno chiesto, stupiti, come sia possibile che riesca a farne parte se nella vita di tutti i giorni faccio addirittura fatica a parlare con qualcuno, ho iniziato a notare come questo modo di vivere condizioni la vita dei ballerini stessi. Perché la danza in tutte le sue sfumature è una scelta di vita, una volta dentro, non puoi fare altro che dedicarvi ogni singolo istante, tutte le scelte che fai sono in relazione ad essa, persino cose stupide come un taglio di capelli o i vestiti che indossi. La danza ti chiede di dare tutto e aspettarsi qualcosa in cambio è come chiedere ad un bambino di risolvere un complicato problema matematico, forse prima o poi lo farà, ma dopo tantissime delusioni e testate nel muro, ma soprattutto dopo anni di fatica. La danza va amata anche nella sua negatività, altrimenti si mollerebbe al primo ostacolo mandando all'aria tanto lavoro e tanta fatica sprecata, se non sei disposto a dedicartici completamente, è inutile allora aspettarsi qualcosa in cambio. Che poi i ballerini possono essere divisi in più categorie: quelli che ballano per passione, come me, e che se perdono una competizione guardano al lato positivo e prendono ispirazione per migliorarsi, quelli che ballano solo per vincere ed essere acclamati, che sono i peggiori, e fanno di tutto per essere sempre un gradino più in sù degli altri, e quelli che hanno una qualche naturale attitudine che da loro una marcia in più e si sentono il top, approfittando di ogni momento per vantarsi. Sarà che nei miei gruppi di gente così competitiva ce n'è sempre stata poca,  sarà che non me n'è mai importato più di tanto, ma a me tutta questa competitività non mi è mai sembrato di viverla, alla fine di ogni freestyle contest mi ritrovo a considerare i miei avversari come degli amici e complimenti e abbracci sinceri non mancano mai, è quasi impensabile per me comportarsi diversamente, mi sembra sbagliato, ma evidentemente non tutti la vedono così. Un ragazzo oggi era incavolato perché lo hanno eliminato subito alle selezioni, ma io dico, sono solo 3/4 anni che studia hip-hop è ha delle capacità incredibili, ma che problemi si fa? Avrebbe più senso si incavolasse quello che lo studia da tutta la vita e perde contro un novellino, no? Ma tanto parlare con 'sta gente serve a poco, perciò me ne torno nel mio paradiso felice che condivido con molti altri, dove la danza unisce tutti perché è un linguaggio internazionale, e dove le persone con cui balli sono membri della tua famiglia e non solo semplici amici. Un consiglio a chi volesse iniziarsi a questo sport? Fatelo solo con il cuore, la tecnica e le abilità arriveranno da sole con il tempo,  perché se ami qualcosa, inevitabilmente riuscirai ad arrivare, un giorno, sul gradino più alto (ma non per forza quello del podio ; P )

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